Misurare Il Tempo è Qualcosa Di Innato Per L’uomo: Il Nostro Stesso Organismo Funziona Secondo Cicli Scanditi Dalla Rotazione Della Terra Intorno Al Sole. Ma Se Un Tempo Bastavano I Calendari A Segnalare L’arrivo Delle Stagioni E A Indicare Quando Iniziare I Lavori Nei Campi, Oggi Le Cose Sono Cambiate: I Nostri Ritmi Sono Scanditi Da Orologi Atomici Disseminati Nei Laboratori Di Ricerca, Nelle Aziende E In Decine Di Satelliti Artificiali In Orbita Costante Sopra Di Noi. Da Un Lato, La Loro Funzione è Sincronizzare Tutte Le Attività In Corso Sul Pianeta, Dal Trasporto Dei Passeggeri Alle Operazioni In Borsa, Dalla Ricerca Scientifica Alle Trasmissioni Tv E Radio. Dall’altro, La Loro Enorme Precisione è Importante Per Rispondere Alle Domande Ancora Aperte Della Fisica Fondamentale O Per Scrutare L’ignoto Dell’universo Con I Radiotelescopi. Le Clessidre Degli Egizi Avevano Uno Scarto Di Qualche Minuto Ogni Ora, Gli Orologi Più Precisi Di Oggi Perdono Un Secondo Ogni 4,5 Miliardi Di Anni. Perché L’uomo Cerca Una Precisione Sempre Più Ossessiva Nella Misurazione Del Tempo? Come è Possibile Trovare Nell’atomo Questa Precisione E Trasferirla Alla Scienza O Alla Vita Di Tutti I Giorni? Dal Calendario Maya A Quello Gregoriano, Dal Gps Agli Orologi Ottici, Dal Raffreddamento Laser Alla Velocità Del Neutrino, Il Volume Di Davide Calonico E Riccardo Oldani Risponde A Queste Domande, Ripercorrendo Tutta La Storia Della Metrologia Del Tempo E Descrivendo Sia Le Tecnologie Sviluppate Dall'uomo Nel Corso Dei Secoli In Un Intenso Rapporto Con La Fisica, Sia Le Ricadute E I Miglioramenti Costantemente Generati Sulla Nostra Vita.
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