Per Due Milioni Di Anni Abbiamo Vissuto A Contatto Con Il Fuori, Non Nel Buio Delle Grotte, Ma In Luoghi Intermedi Tra Il Chiuso E L’aperto: Spalle Alla Roccia, Occhi Nella Valle. Pochi Secoli Di Civiltà Industriale E Di Urbanesimo Soffocante Ci Hanno Abituati A Vivere In Scatole Da Scarpe. Tutto L’abitare Va Ripensato Da Qui, Dalla Constatazione Che Eravamo Fatti Per Praterie E Foreste, Che Ci Piaceva E Ancora Ci Piace Vivere All’aperto, Che Facevamo Case Temporanee, Leggere, Che Avevamo Di Meno E Immaginavamo Di Più. Sono Le Esperienze Più Estreme, Quelle Del Limite E Del Lontano, Che Hanno Qualcosa Da Dire Sul Fare Casa Oggi: Capanne, Bivacchi, Tende, Rifugi, Ripari Di Fortuna, Un’architettura Minima, Essenziale, Ma Più Densa Degli Edifici Materiali E Simbolici In Cui Abbiamo Finito Per Nasconderci. Dalla Preistoria Nomade Alla Casa Aumentata Dei Nuovi Media, Dallo Shelter Rudimentale All’architettura Di Emergenza, Dal Macroalveare Alla Nano House, Dai Fast-places All’abitare-per-sempre, Questo Libro è Un’esplorazione A Rovescio Delle Radici Antropologiche Dell’abitare. Per Alleggerirsi, Stare Di Meno, Andare Via.
show more...Just click on START button on Telegram Bot