Il rapporto complesso tra pathos e logos, tra affettività e comprensione, costituisce ancor oggi uno degli aspetti meno indagati del pensiero di Martin Heidegger. Al suo studio si dedica questo volume, proponendo una rilettura del percorso speculativo del filosofo volta a mettere in luce il rapporto di costante e creativa interazione esistente tra gli stati d'animo e la sfera razionale-conoscitiva, e avanzando una tesi dirimente: il primato ontologico dell'affettività sulla comprensione. Nello specifico, l'analisi del concetto heideggeriano di "situazione emotiva" (Befindlichkeit) rende possibile esplorare una dimensione affettiva fondamentale dell'essere umano, definibile come "patica". Quest'ultima identifica la modalità più originaria con cui l'uomo si relaziona al "reale", costituendo la condizione di possibilità della dimensione ermeneutica. Ad essa appartengono la comprensione, l'interpretazione e il linguaggio, vale a dire le strutture che ordinano la realtà in un sistema di significati. Oltre a riferirsi a numerosi testi non ancora presenti in traduzione italiana, il lavoro fa leva su un confronto analitico con due capisaldi del pensiero heideggeriano, Essere e tempo e i Contributi alla filosofia: esso offre così al lettore delle coordinate per muoversi lungo tutto l'arco della riflessione del filosofo tedesco, in relazione ai principali snodi del suo sviluppo.
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