
Dopo che la S.P.I. (Società Psicoanalitica Italiana) si è accaparrata la proprietà morale delle Opere di Sigmund Freud (le storiche “OSF” dell’editore Boringhieri curate da Cesare Musatti), quella che indubbiamente è stata una grande impresa intellettuale, culturale, editoriale si è trasformata nell’unità di misura del Canone Psicoanalitico Freudiano. Ecco perché l’impresa di “ritradurre Freud dopo le OSF” è consapevole del rischio di venire accolta come un reato di lesa maestà, di cui è manifestazione quel tipo di resistenza culturale che destina per principio un’opera all’indifferenza, al disinteresse, all’ignoranza, all’oblio. Malgrado ciò, facciamo appello all’attenzione del Lettore riguardo al lavoro di Davide Radice che, grazie anche all’utilizzo di appositi software (è altresì un esperto informatico), si sviluppa dal confronto tra tutte le principali traduzioni freudiane nelle lingue europee, e non disdegna di procedere parola per parola, ricollocando i lemmi freudiani nel loro ambito, per esempio giuridico, militare, finanziario. Le sobrie “Note di traduzione” offrono delle piccole puntualizzazioni linguistiche o storiche, pur senza appesantire il testo. Ciascuna traduzione propone una cernita di lemmi freudiani particolarmente rilevanti, che vengono contestualizzati all’interno delle Gesammelte Werke e dei Freuds Briefwechsel, una corposa bibliografia con un grande numero di testi in lingua originale “scaricabili” gratuitamente, e cerca di sfruttare al meglio le risorse dell’ hyperlink.
La presente edizione include il saggio “La scelta di Rank”, di Moreno Manghi.
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