Negli anni settanta, tra i migliaia di ragazzi che scelsero di impugnare le armi, molti si unirono alle Brigate Rosse, segnando indelebilmente la loro vita e la storia italiana. Ma chi erano i brigatisti? Quale immagine di sé volevano trasmettere all'esterno? Quali nemici credevano di dover combattere? Qual è stato il loro rapporto con la violenza e con la morte?Nel volume, oltre ad analizzare le cause che hanno portato, tra gli anni '60 e '70, alla nascita della lotta armata nel nostro Paese, l'autore indaga l'autorappresentazione e la rappresentazione dei brigatisti. Attraverso l'analisi dei documenti ufficiali delle Brigate Rosse, vengono delineate così una serie di figure che evidenziano i diversi aspetti dell'essere un brigatista. L'autore, mettendo in luce lo stile di vita dei militanti, si sofferma inoltre su come questi si presentavano al mondo esterno e come si volevano differenziare dagli altri gruppi della loro stessa area politica. Uno studio puntuale e per molti versi innovativo, che mira a riaccendere i riflettori su un periodo storico sofferto e ancora parzialmente incompreso.
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