Il Medioevo degli antichi. I romanzi francesi della "Triade classica"

Qual era il rapporto degli autori medievali con la classicit Due idee dominano la coscienza e l'immaginazione dell'et mediana, la translatio imperii e la translatio studii: la doppia eredit politica e culturale che, per volere di Dio, dall'Antichit mediterranea e pagana (prima la Grecia e poi Roma) sarebbe passata, in epoca medievale, all'Europa nordica e cristiana. La visione dell'antichit che emerge dai testi letterar e dalle miniature medievali sicuramente attualizzata all'epoca feudale: ne fanno fede soprattutto le immagini di guerra dove, ad esempio, l'assedio di Troia condotto da cavalieri medievali di fronte a un castello che nulla ha di antico. A tale problema e a molti altri dedicato questo libro, che affronta lo studio dei romanzi francesi del XII secolo ispirati alle pi note vicende dell'epica classica: Tebe, Troia e la storia di Enea. In anni anteriori all'attivit di Chrtien de Troyes, il pi grande poeta romanzo prima di Dante, gli autori di questa "triade classica" compiono un'operazione letteraria sperimentale: adattare l'epica antica alle nuovissime strutture del roman, mediante un processo di riscrittura che, fra l'altro, adotta il mito e l'eros come nuovi linguaggi letterar per intessere storie di scontri passionali nell'asprezza di vicende belliche e politiche che spesso rimandano alla scottante attualit.