"La polvere di magnesio ti rimane addosso quando finisci un esercizio. Ti invade indumenti e capelli quando sfiori un attrezzo. La respiri quando varchi la porta di una palestra e, se ti sorprende, ti fa tossire e starnutire. La polvere di magnesio riconosce ogni centimetro della tua pelle, ogni tuo pensiero, lo fa fluire e lo mantiene saldo...".
Da Vanessa Ferrari, campionessa del Mondo nel 2006 e d’Europa nel 2007, a Igor Cassina, campione olimpico alla sbarra di Atene. Da Carlotta Giovannini, oro europeo al volteggio 2007, a Lia Parolari, campionessa italiana 2008. Senza tralasciare le indimenticabili vittorie del Signore degli Anelli Jury Chechi e le stelle azzurre degli anni ’90, come Adriana Crisci. Ma nemmeno chi è cresciuto nella difficoltà di allenarsi in un impianto malandato, come il pluri campione italiano Enrico Pozzo, o improvvisato, come le ragazze della società La Rosa di Brindisi. Racconti a cui si aggiunge il ricordo di chi non c’è più e ha contributo a scrivere la storia della ginnastica italiana. Le glorie del passato Alberto Braglia e Savino Guglielmetti. Poi Andrea Massucchi, argento mondiale al volteggio nel 1996, scomparso a soli 21 anni.
Polvere di magnesio raccoglie anche storie che vanno oltre l’agonismo.
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