Un oratore capace di catalizzare l'attenzione del suo pubblico prima ancora di aprire bocca. Un incantatore di serpenti. Una persona che riesce ad affacciarsi sull'orlo di un precipizio nonostante soffra di paura delle altezze. Ad accomunare questi tre casi tanto diversi e apparentemente magici è l'azione di un soggetto in grado di cambiare la percezione della realtà rispettivamente di una folla, di un serpente e di una persona, orientandone l'esperienza, le emozioni e quindi i comportamenti.Paul Watzlawick definì «ipnosi senza trance» questo modo di comunicare attraverso linguaggio verbale e linguaggio del corpo, in grado di attivare nel soggetto che ne viene investito uno stato di potente suggestione; se lo si applica al mondo della psicoterapia, si parla di «ipnoterapia senza trance».Dopo averne precisato lo statuto epistemologico, Giorgio Nardone passa in rassegna questo insieme di tecniche, discendenti dell'antica e nobile arte della persuasione, che, opportunamente calibrate esperimentate in anni di pratica clinica, si sono dimostrate straordinariamente efficaci nell'ambito della Psicoterapia Breve Strategica
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