«Ciascuno di noi si trova di fronte a scelte difficili, nella propria vita», dice l'autrice all'inizio del resoconto dei suoi anni vissuti al centro dei più importanti avvenimenti nel mondo e delle scelte con cui si è confrontata. «Decidere di servire il mio Paese non è mai stata una scelta difficile. È stato l'onore più grande della mia vita.»
Conclusa la sua corsa alle primarie, Hillary Rodham Clinton sta per riprendere il suo posto nel Senato degli Stati Uniti quando le viene offerto il ruolo di segretario di Stato. È il 2008, il suo interlocutore è il neoeletto presidente Obama.
Insieme hanno ricomposto alleanze incrinate, portato a conclusione due conflitti e fronteggiato una crisi economica globale; hanno gestito i delicati rapporti con la Cina, le crescenti minacce dall'Iraq e dalla Corea del Nord, le rivoluzioni in tutto il Medio Oriente.
Durante il suo mandato, il segretario Clinton ha visitato centododici Paesi, viaggiato per un milione e mezzo di chilometri e acquisito una visione globale delle principali tendenze che andavano delineando gli scenari del Ventunesimo secolo: dalla diseguaglianza economica ai mutamenti climatici, alla rivoluzione nei settori di energia, comunicazione e salute. In Scelte difficili, tratteggia la sua idea di ciò che serve agli Stati Uniti per continuare a essere un Paese florido e competitivo in un mondo interdipendente. E si schiera in favore dei diritti civili e di una piena partecipazione delle donne, dei giovani e della comunità LGBT alla vita della società.
Scelte difficili è una vera e propria lezione magistrale e un'analisi efficace e unica di come impiegare al meglio lo smart power per garantire sicurezza e prosperità in un mondo in rapido mutamento.
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