Partendo da fenomeni elementari viene studiata la teoria della relatività generale di Einstein, unitamente al principio di Galilei sulla caduta libera dei gravi che ne è il presupposto. Si constata la discrepanza di tale principio di Galilei non essendo detratta la massa del corpo di prova da quella della terra e per non essere valutata la mutua attrazione reciproca dei corpi. Inoltre si evidenzia che la caduta libera avviene secondo rette verticali radiali che non sono parallele. Infine si constatano le conseguenze della forma dei corpi solidi per il principio di Galilei e per la teoria di Einstein, per il principio di Archimede e per la pesatura (massa) dei corpi.
Partendo da fenomeni elementari viene studiata la teoria della relatività generale di Einstein, unitamente al principio di Galilei sulla caduta libera dei gravi che ne è il presupposto. Il principio di Galilei prevede che tutti i corpi, prescindendo dalla loro massa, cadano con la stessa accelerazione di gravità. Invece, si constata la non vigenza di tale principio di Galilei non essendo detratta la massa del corpo di prova da quella della terra (ritenuta erroneamente costante), inoltre per non essere valutata la mutua attrazione reciproca dei corpi (sovrapposizione degli effetti). Altresì, si evidenzia che la caduta libera avviene secondo rette verticali radiali che non sono parallele. Si studia la forma dei corpi solidi, per cui corpi aventi la stessa massa ma forma diversa (fatta eccezione della sfera, del cilindro equilatero e del cubo), al variare della posizione sul piano di riferimento hanno peso diverso: un corpo una massa, un corpo infiniti pesi. Pertanto si constatano le conseguenze della forma dei corpi solidi per il principio di Galilei (che non vige) e per la confutazione della teoria di Einstein, per il principio di Archimede e per la pesatura (massa) dei corpi. PUBLISHER: TEKTIME
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