Tra i più grandi pontefici dei tempi moderni, Eugenio Pacelli è passato alla storia soprattutto per il suo controverso comportamento nei confronti del nazismo. In molti l'hanno accusato di aver testimoniato troppo tiepidamente lo sdegno e la condanna della Chiesa nei confronti di quel crimine spaventoso contro l'umanità che è stato l'Olocausto. La Santa Sede sapeva cosa stesse avvenendo in Germania, fin dal 1941. Eppure Pio XII tacque: già nunzio apostolico a Monaco e Berlino, conosceva anche troppo bene i retroscena del Terzo Reich e sapeva che un suo intervento esplicito non avrebbe risolto nulla, anzi avrebbe peggiorato la situazione. Scelse così il silenzio come male minore. E i nuovi documenti dell'Archivio segreto vaticano messi a disposizione degli studiosi da papa Wojtyla nel febbraio 2003 costituiscono le prove definitive che discolpano il "papa del silenzio" davanti al tribunale della Storia.
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