Tra finzione e realtà. La finzione è lo scheletro di questo libro, le ossa che lo tengono in piedi e lo fanno camminare. La realtà sono i muscoli e i nervi, che danno corpo al testo: le storie degli immigrati, le interviste, le inchieste, i dati statistici, le opinioni della destra xenofoba. Questo è il racconto di uno sciopero che, se mai accadesse, ci metterebbe in ginocchio. 20 marzo. Ore 00.01. È il caos, anzi la paralisi. I cantieri edili si fermano di colpo. Chiudono le fabbriche. Si raffreddano i forni a ciclo continuo nelle aziende di ceramica. Vuoti i mercati ortofrutticoli. Chiusi ristoranti, alberghi e pizzerie. Tra le famiglie si scatena il panico: scompaiono badanti, colf e babysitter. È boom di ricoveri d'anziani e disabili negli ospedali. La sanità è in tilt. Si fermano i campionati di calcio, basket e pallavolo.Molte parrocchie restano senza preti. Tremano le casse dell'Inps. Nessuno se lo aspettava. "Blacks Out" – lo sciopero degli immigrati – avrebbe paralizzato il paese.Vai al sito: www.blacks-out.com
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