Irrequieto, sanguigno, temerario, Michelangelo Buonarroti è un artista dalle mille contraddizioni, sempre in bilico tra rovina e apoteosi. Sente l'impellente bisogno di lavorare, non riesce a vivere senza lo scalpello in mano. Conosciuto da tutti, ammirato da molti, nemico di tanti. La passione che lo domina lo porta ad amare la vita e l'arte, ma anche a scontrarsi con chiunque ostacoli i suoi obiettivi, dal Papa ai suoi colleghi più celebri. Odia Leonardo per la sua ostentata vanità, invidia Raffaello per il suo fulmineo successo. Escluso dalla comunità artistica, produce capolavori in totale solitudine, vivendo con le sue opere un rapporto tanto intenso quanto drammatico: un corpo a corpo con il marmo da modellare, come per il David, un abbraccio intimo e geloso con l'affresco, come nel caso della Cappella Sistina. In questo libro affascinante e sorprendente, lo storico dell'arte Costantino D'Orazio veste i panni di Michelangelo e conduce il lettore all'interno della mente e del cuore del Buonarroti. Raccontando in prima persona, presta la voce all'artista per svelare come scaturivano le idee per le sue opere, portare alla luce le emozioni e i tormenti che hanno animato la sua vita privata, i suoi legami con la famiglia, i committenti, gli amici, i rivali, con la sua epoca. Un percorso lungo quasi novant'anni, costellato di capolavori, avventure e relazioni contrastate. Un'autobiografia intensa e rivelatrice che si legge d'un fiato alla scoperta dell'umanità di un genio.
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