Quello delle parole è un potere immenso. Eppure anche piccolo, semplice. Unite alle intenzioni le parole invertono l'ordine del mondo.In ogni città che abitiamo esiste una moltitudine di persone che fa delle parole la ragione di ogni giornata, che ha dovuto rinunciare alla libertà di uscire, di fare, ma non di sperare. Che ha commesso un errore, ma continua ad impegnare ogni energia per evolvere.Per quella moltitudine di persone la Fondazione Vincenzo Casillo e Liberi dentro Eduradio & TV hanno lanciato una chiamata alle parole, un invito a condividere un gesto narrativo di resistenza: scrivere una lettera ad una persona detenuta sconosciuta.Per consegnare un frammento di vita libera che si facesse stimolo, ispirazione, auspicio.Da tavoli, scrivanie e banchi di scuola di ogni parte d'Italia, circa un centinaio di persone dai 10 ai 93 anni ha risposto alla chiamata. Persone che parlano ad altre persone con parole universali, che hanno dovuto lottare per uscire da qualche pena e hanno suggerito la loro chiave di salvezza.Parlami dentro è un libro che fa sentire contenti di esistere e di essere parte di una umanità che palpita e che resiste, che può aiutarci a capire che il senso della nostra esistenza non si esaurisce negli errori che commettiamo.
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