Era la ragazzina bionda che cantava di Woodstock e dei figli dei fiori, incantando le folle con la sua chitarra e la sua voce angelica. Nel 1971, con il folk romantico e malinconico di "Blue", conquistò il cuore di una generazione, prima di avvicinarsi al jazz e di stupire tutti con una conversione alla musica di ricerca più sofisticata. In anni recenti, infine, ha scelto di tornare alla sua passione più antica, la pittura. Joni Mitchell è la protagonista di questo libro intervista, che raccoglie tre lunghe conversazioni registrate tra gli anni Settanta e i Duemila. Vi scopriamo una donna fiera della sua indipendenza, che si è fatta strada tra mille difficoltà in un ambiente dominato dagli uomini; una musicista e pittrice autodidatta ma estremamente consapevole delle sue scelte, lontanissima dallo stereotipo dell'artista naif che molti avrebbero voluto cucirle addosso; una conversatrice affascinante, capace di commentare con ironia i versi apparentemente ermetici delle sue canzoni o di raccontare per brevi tratti le grandi personalità con cui è venuta a contatto nella sua carriera, da Leonard Cohen a Bob Dylan, da Jaco Pastorius a Charles Mingus. Arricchito da un inserto a colori con fotografie rare e riproduzioni di dipinti originali.
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