Dopo la pubblicazione di Centomila gavette di ghiaccio, il romanzo che ha raccontato agli italiani la tragedia della ritirata di Russia, Giulio Bedeschi ricevette centinaia di testimonianze di reduci che gli affidarono le loro storie e i loro ricordi. Bedeschi raccolse e catalogò questa mole di testimonianze e diede vita alla serie C’ero anch’io nella quale ha raccolto le testimonianze dei soldati che hanno combattuto sui fronti della Seconda guerra mondiale e che rappresenta un’opera senza precedenti nella letteratura italiana. Un impegno particolare lo dedicò ai due volumi di Fronte russo: c’ero anch’io. In questo primo volume, in rigoroso ordine cronologico secondo l’effettiva presenza sul fronte russo, sono raccolti gli scritti dei combattenti del glorioso CSIR, Corpo di Spedizione Italiano in Russia, inquadrati già nell’estate del 1941 nelle Divisioni Pasubio, Torino e Celere. Seguono le testimonianze degli uomini delle Divisioni Sforzesca, Ravenna e Cosseria del II Corpo d’Armata dell’ARMIR. Ogni capitolo ha il nome di una Divisione, ogni pagina è un frammento della grande tragedia che travolse l’esercito italiano in Russia.
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