Che cosa unisce la figura dello straniero, la riflessione filosofica sull’alterità e la pratica storica del conflitto armato? Cosa significa “ospitare” e in che senso esso appare, nella nostra tradizione, inscindibile dal suo contrario? Perché, da Omero al nostro tempo, incontrare l’altro ha significato già sempre accoglierlo o respingerlo, farne un ospite o una figura ostile? E com’è stato possibile, per la tradizione occidentale, giustificare l’esercizio della guerra proprio sulla base del confine tra il proprio e l’estraneo?
In questo volume, diciassette giovani studiosi si misurano con il nesso che, dall’età antica e fino al pensiero contemporaneo, lega l’idea di straniero a quella di conflitto. L’occasione di questo ampio lavoro collettivo è da ritrovare in due seminari organizzati nel 2019 dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (« Xenos. Lo straniero e le voci della città» e «La “guerra giusta” in età moderna. Fondamenti storici, filosofici e giuridici»). La luce sotto cui esso si colloca è la celebre intuizione di Émile Benveniste secondo la quale fin da sempre un legame essenziale tiene insieme, nella lingua, il concetto di hospes e quello di hostis, l’ospite e il nemico. Nicoletta Di Vita svolge attività di ricerca in filosofia. Ha studiato a Bologna, Freiburg i.B. e Berlino e ha conseguito nel 2018 il dottorato di ricerca presso l’Università di Padova e l’École normale supérieure di Parigi. È attualmente borsista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Ha scritto saggi sul pensiero antico, la teoria critica, il rapporto tra filosofia e poesia.
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