Questo libro intende fornire un'introduzione generale alla filosofia di Gottfried Wilhelm leibniz (1646-1716), dando particolare risalto alle questioni concernenti la metafisica, la teoria della conoscenza, l'ontologia e l'etica. In particolare, in esso si cerca di chiarire la genesi e il significato della concezione delle celebri «monadi». Leibniz è noto infatti come «il filosofo delle monadi», ma cosa siano queste entità è per lo piu avvolto nel mistero; a molti, per riprendere una felice espressione di Bertrand Russell, la monadologia sembra «un racconto di fate». In realtà, Leibniz arriva a porre l'esistenza delle monadi nel tentativo di rispondere a problemi reali, sollevati dalla scienza del suo tempo, connessi, tra l'altro, alla nozione fisica di forza e al labirinto del continuo.
L'interesse per Leibniz si è ampliato a dismisura, a partire dagli inizi del Novecento. La recente pubblicazione di un'ingente quantità di opere (molte delle quali manoscritte, e quindi ignote, finora, alla maggior parte degli stessi storici della filosofia), unitamente all'intenso lavoro di ricerca sviluppatosi negli ultimi dieci anni intorno a questo filosofo, ne ha modificato radicalmente l'immagine tradizionale, tramandata dai manuali. Mugnai cerca di «aggiornare» questa immagine proponendo un quadro essenziale del pensiero leibniziano, accessibile anche a chi non abbia nozioni specifiche di storia della filosofia (il primo capitolo è interamente dedicato alla biografia di leibniz). Se si considera la straordinaria influenza che Leibniz ha avuto sullo sviluppo della scienza e della filosofia del nostro tempo, conoscerne il pensiero significa disporre di un modo per accedere a questioni centrali della ricerca contemporanea.
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