Gi nella scelta del titolo titolo - Prisca Sapientia - Andrea Zucconi e Guido Buffo lanciano una sfida: alla modernit e alla post-modernit. E la sfida continua allorch, scorrendo le pagine, sin dall'inizio dense di richiami classici, s'incontra un altro grande escluso della nostra epoca: ossia il mito, che della prisca sapientia uno degli interpreti pi accreditati. Certo, non il mito comunemente inteso. Non il mito letto come semplice affabulazione: come una favola nata da menti infantili e, quindi, adatta ai bambini che, a loro volta, lo abbandoneranno - con un ironico sorriso di superiorit - quando s'imbatteranno, crescendo, nella "cupa" religione della scienza e della tecnica. Il mito, invece, come prisca sapientia nell'intelligente lettura di Zucconi e Buffo - un racconto fondante, in cui la conoscenza e la vita non sono separate ma strettamente unite, in modo che la conoscenza sia utile alla vita e la vita consenta un corretto sapere: in una evidente reductio ad unum. Prefazione di Claudio Bonvecchio.
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